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L'isola degli arrusi, di Luana Rigolli


Data:

in mostra da sabato 1 a domenica 30 giugno

Ora:

L'isola degli Arrusi è visitabile negli orari di apertura del bar
free entry

L'isola degli arrusi, di Luana Rigolli

L'isola degli arrusi
di Luana Rigolli

 

 

 

Nei primi due mesi del 1939 quarantacinque omosessuali di Catania e di alcuni paesi della sua provincia furono arrestati e mandati al confino sull'isola di San Domino, Tremiti, a più di 700 km di distanza. In tutta Italia il regime fascista arrestò e mandò al confino centinaia di uomini la cui unica colpa era quella di essere omosessuali. Tra le varie province italiane, Catania spiccò per la quantità di arresti: il Questore della città, Alfonso Molina, si mostrò molto scrupoloso e ligio nella sua “caccia” agli omosessuali.
 

I quarantacinque catanesi erano uomini tra i 18 e i 54 anni arrestati con l'accusa di “pederastia passiva”, un reato contro il buon costume e l'integrità della razza. Furono sottoposti a visite mediche invasive che ne attestassero la colpevolezza e mandati tutti al confino a San Domino insieme ad una cinquantina di omosessuali provenienti dal resto d'Italia. Il confino sarebbe dovuto durare 5 anni.
 

Gli omosessuali di Catania venivano chiamati in città arrusi, o jarrusi: negli anni ‘30 la parola arruso indicava l'uomo che in genere nel rapporto sessuale assumeva il ruolo passivo. Solo i passivi vennero arrestati, mentre chi assumeva il ruolo attivo non subiva alcuna persecuzione perchè veniva considerato un “maschio”.
 

Gli arrusi, catanesi e non, rimasero confinati nell’isola di San Domino fino al 7 giugno 1940, quando vennero rispediti nelle loro città: con l'inizio della guerra le strutture dell’isola sarebbero servite al regime per il confino di oppositori politici, considerati più pericolosi. La pena venne commutata in un biennio di ammonizione durante il quale la vita degli arrusi non fu comunque facile.





L'isola degli arrusi è una mostra fotografica di Luana Rigolli.



Nella sua ricerca l'autrice ha ricostruito fotograficamente i luoghi in cui questi arrusi si incontravano a Catania prima degli arresti, e i luoghi di confino sull'isola di San Domino. 
Le fotografie e i testi d'archivio sono stati ricercati e trovati dall'autrice all'Archivio Centrale di Stato di Roma, e qui esposti su concessione del Ministero della Cultura (ACS, Ministero dell'Interno, Direzione generale di PS, Divisione Affari Generali e Riservati, Ufficio confino politico, Fascicoli personali).

Da questo progetto è nato un libro che è stato autoprodotto dall'autrice in 400 copie.





 

Luana Rigolli è nata a Piacenza nel 1983, attualmente vive a Roma. E' laureata in Ingegneria Civile ma dopo qualche anno di professione preferisce raccontare con la fotografia cosa la circonda piuttosto che modificare il paesaggio con altre opere di ingegneria. La sua ricerca fotografica si muove prestando attenzione all'analisi storica e all'interazione uomo-paesaggio. Ha esposto i suoi lavori in diverse mostre personali e collettive in Italia e all'estero. Ha pubblicato su varie riviste, come National Geographic, Mare, Il Post, T Magazine del New York Times, Gestalten.







La mostra verrà inaugurata sabato 1 giugno, con un talk di presentazione insieme all'artista alle ore 18:30.
E rimarrà esposta presso il Bar Portierato di mosso fino alla fine del mese di giugno 2024.
 

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